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Il Ghosting
Nonostante siano indubbi gli innumerevoli vantaggi portati dai social e dalla tecnologia in generale sul piano della comunicazione, uno degli aspetti negativi che possiamo facilmente riconoscere, ed il ghosting ne è un esempio lampante, è che ci consentono con estrema facilità di chiudere gli occhi ed annullare l’altro. Rapportarci con gli altri esseri umani rappresenta sicuramente uno degli aspetti centrali, se non quello principale, della nostra vita sociale; riuscire a farlo in maniera adeguata è, però, tanto bello quanto difficile. Poterci relazionare con qualcuno da dietro uno schermo, in svariate occasioni va a mitigare le nostre ansie, talvolta aiutandoci nel sentirci meno in difficoltà nel comunicare qualcosa; altre volte, al contrario, accentua le nostre resistenze e le nostre difficoltà. Tra queste difficoltà, indubbiamente, non possiamo non citare quelle legate alle separazioni.
Quando parliamo di separazione ci riferiamo a “un fenomeno psichico generalmente attivato dalla cessazione della percezione di un altro essere umano con cui si era in rapporto”. Le separazioni possono avere un risvolto duplice, a seconda di come vengano realizzate. Dal momento in cui riusciamo a distaccarci da una situazione passata in maniera sana, infatti, riusciamo a mantenerne il ricordo dentro di noi senza vivere una perdita. Quando, al contrario, abbiamo perduto la capacità di separarci in maniera creativa, tendiamo a cancellare i rapporti avuti in precedenza, senza riuscire a trasformarli in qualcosa di nuovo. Ciò che accade con il Ghosting ritengo sia strettamente correlato a quanto appena descritto.
È mia opinione che la motivazione sia da ricercare in tutte quelle occasioni, che sono presenti nella storia di quasi ognuno di noi, in cui abbiamo vissuto un’assenza all’interno di un rapporto. È molto frequente che ciò si verifichi in età infantile, quando quel bambino così pieno di fiducia e di possibilità si è visto deludere da un adulto che non è riuscito a comprendere e soddisfare le sue esigenze profonde, scambiandole per bisogni materiali. Dal momento in cui qualcuno ci “ghosta”, ci rimanda, inconsciamente, a tutte quelle mancate risposte che cercavamo ma non abbiamo ricevuto; è per questo che non si può non rimanere delusi. È, però, altrettanto vero che, essendo stati dei rapporti non soddisfacenti che ci hanno portato a vivere questa disillusione, sarà possibile andare a ritrovare quelle risposte soddisfacenti, che in precedenza tanto abbiamo cercato, attraverso delle relazioni, in questo caso, valide.
Luca Menenti (Psicologo Grottaferrata) riceve tutti i giorni presso lo studio di Roma, zona Talenti-Montesacro-Bufalotta.