Babbo Natale esiste?

Il mese di Dicembre, perlomeno in alcuni paesi, è sinonimo di Natale e per i bambini di Babbo Natale. La maggior parte di noi, da piccolo, avrà vissuto la magia di questo periodo ed in particolare della notte tra 24 e 25 Dicembre, in cui questo simpatico vecchietto un po’ cicciottello, volando con la sua slitta trainata da renne, è pronto a portarci dei fantastici regali.

Babbo Natale sembra sia ispirato alla figura di San Nicola di Myra. Quest’ultimo era un vescovo che divenne molto noto per la sua generosità, che lo portò a diventare il patrono dei bambini e degli studenti. Durante il periodo Medievale, nel continente europeo, comincia ad essere festeggiato il 6 dicembre il giorno di San Nicola. Nel corso di questa festività i bambini ricevevano dei doni ed i più sfortunati atti di carità. In alcuni paesi San Nicola cominciò ad essere sostituito con altre figure più o meno fantasiose. Nei Paesi Bassi troviamo SinterKlass, una sorta di San Nicola che tra il 5 ed il 6 Dicembre porta regali ai bambini cavalcando un cavallo bianco. In Germania, invece, compaiono Christkind o  Weihnachtsman, rispettivamente il Bambin Gesù e L’uomo del Natale, che portano anche loro doni ai bimbi nel corso del Natale. Il Babbo Natale che conosciamo oggi, invece, comincia a prendere forma nel XVII Secolo quando gli Olandesi portarono, in America, la figura di SinterKlass che, ben presto, divenne Santa Klaus. È nel 1860 che Babbo Natale prende definitivamente le sembianze che oggi tutti conosciamo, grazie ad un’illustrazione di Thomas Nast, che divenne poi celebre grazie agli spot pubblicitari della Coca Cola negli anni 30.

La costanza dell’immagine di Babbo Natale nel tempo ritengo non sia da considerare del tutto casuale. Non tutte le leggende, storicamente, hanno avuto la stessa “fortuna”. Milioni di bambini, ogni anno, aspettano con ansia la notte del 24 Dicembre per veder comparire magicamente i doni tanto desiderati ed i loro genitori, guardandoli da fuori, rivivono la stessa magia di quando erano più piccoli.

Si potrebbe ritenere che Santa Klaus sia legato esclusivamente ad una ricerca di soddisfazione  verso qualcosa di materiale. Secondo me, tuttavia, ciò che realmente smuove i nostri animi è qualcosa di molto più sottile ed importante.

Ritengo che l’aura magica intorno a Babbo Natale sia legata alla profonda “speranza certezza” che, almeno da bambini, ha accomunato ognuno di noi, di trovare un altro essere umano che sarà in grado di soddisfare i nostri desideri.  È vero che si ricevono, maggiormente, in dono oggetti, però la materialità è data dal senso che attribuiamo alle cose e penso che il senso che un bambino attribuisce a quei regali sia tutt’altro che materiale.

Crescendo, ovviamente, smettiamo di credere a Babbo Natale e, molti di noi, anche che esista la possibilità di trovare un rapporto in cui essere corrisposto. Questa disillusione può avvenire per i motivi più diversi, ma principalmente penso avvenga come reazione di fronte alle delusioni che ci si trova a fronteggiare nel corso della vita. Non dovremmo mai smettere, tuttavia, di credere nell’esistenza di Babbo Natale perché la possibilità cui facevo riferimento prima è reale e continua ad esserlo per tuta la vita. Si può trovare dei rapporti umani soddisfacenti ed in cui realizzarsi, così da rendere quel senso di magia che avvertivamo da bambini, se pur in modo diverso e più maturo, reale.

Luca Menenti (Psicologo Monte Sacro) riceve tutti i giorni presso lo studio di Roma, zona Talenti-Monte Sacro-Bufalotta.