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10 Secondi non sono violenza
In questa circostanza, la violenza di maggior portata, secondo me, è stata perpetrata all’interno del processo conclusosi con una sentenza tanto discutibile. La tesi secondo la quale il tempo di una durata poco significativa non costituisca reato di violenza sessuale troverà probabilmente dei riscontri sul piano giuridico; nel caso contrario forse non sarebbe stata emessa, ma trova ben pochi riscontri sul piano umano. La vera aggressività risulta quella di chi, trincerandosi dietro la razionalità, affonda una lama così tagliente da colpirci tutti nel profondo, immagino in modo particolare la giovane studentessa, che oltre ad essere stata vittima di una violenza da parte del bidello lo è stata nuovamente a seguito del verdetto di non colpevolezza.
Luca Menenti (Psicologo Montesacro) riceve tutti i giorni presso lo studio di Roma, zona Talenti-Monte Sacro-Bufalotta.
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Mercoledì Addams
Ballare è sempre stato per gli esseri umani una delle maggiori forme di espressione e la ragazza sceglie di mostrare la propria affettività utilizzando il proprio corpo. Inizialmente, Mercoledì non sembra essere molto interessata al ballo e la cosa, ovviamente, non stupisce affatto lo spettatore. Ad un certo punto, tuttavia, accade qualcosa di totalmente inaspettato; la ragazza, per dimostrare al suo accompagnatore di non essere totalmente disinteressata nei suoi confronti, comincia a muoversi in una maniera che cattura totalmente l’attenzione e suscita una certa forma di simpatia ed ammirazione.
Ogni essere umano è costantemente chiamato a combattere contro la propria tendenza alla conservazione che, spesso, non gli consente di esprimersi liberamente. La tanta attenzione verso il ballo di Mercoledì potrebbe, quindi, essere riconducibile al desiderio di riuscire, come la piccola Addams, a mostrarsi al mondo per ciò che realmente si è.
Luca Menenti (Psicologo Montesacro) riceve tutti i giorni presso lo studio di Roma, zona Talenti-Montesacro-Bufalotta.
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SQUID GAME
L’uomo accetta di partecipare, spinto dal desiderio di sistemare la propria situazione economica e familiare, ma una volta iniziato il “gioco” si ritrova, insieme ad altre 455 persone, a sottoporsi a prove in cui ogni volta viene messa in serio pericolo la sua vita.
Attorno a questa serie è nata, infatti, una grande polemica, data dall’emulazione di alcuni bambini e pre-adolescenti delle prove di Squid Game sotto forma di gioco. Una delle sfide presenti nella serie, ad esempio, è il tradizionale “Un due tre stella”, con la differenza che, se il concorrente veniva visto muoversi, al termine del conteggio, veniva ucciso con uno sparo. Questa variante sembra sia stata una delle più riproposte nei giochi dei più piccoli.
Ci si è lungamente chiesti se la serie fosse da censurare o meno, proprio perché alcuni affermavano che istigasse i giovani alla violenza. Ritengo che la soluzione non sia quella di oscurare il contenuto proposto da Netflix e che non sia sufficiente la semplice visione di un film o una serie tv per spingere un bambino o un ragazzo ad assumere atteggiamenti violenti.
Questo discorso è stato più volte affrontato anche in relazione ad altri contenuti televisivi, come ad esempio “Gomorra” o “Romanzo Criminale”, di cui si diceva portassero i ragazzi a delinquere. È mia opinione che, in realtà, un programma televisivo non possa spingere una persona ad assumere comportamenti che non stessero già cominciando, per motivi diversi, ad emergere.
Luca Menenti (Psicologo Grottaferrata) riceve tutti i giorni presso lo studio di Roma, zona Talenti-Montesacro-Bufalotta.